Italia – Uruguay sancisce la fine dell’era
geologica Abete: settecentomila anni con pochissime luci e
tantissime ombre: si passerà dal Giurassico al Cretacico??
Vittima e al tempo stesso
concausa dell'immobilismo del calcio italiano, il numero uno della
Figc (eletto per tre volte) ha concluso pochissimo dal punto di
vista politico
ERA DA 48 ANNI CHE L'ITALIA NON USCIVA PER DUE
VOLTE CONSECUTIVE DAI GIRONI ELIMINATORI DELLA FASE FINALE DI UN
MONDIALE DI CALCIO. QUINTO POSTO NEL RANKING UEFA E BISOGNA
ANDARE INDIETRO DI TRENT'ANNI PER RITROVARE
LA MEDESIMA POSIZIONE. L'ITALIA HA INNESTATO LA MARCIA INDIETRO NON
SOLO A LIVELLO ECONOMICO CON UNA TRIPLA B NEGATIVA, MA ANCHE A
LIVELLO SPORTIVO. QUESTA NAZIONE NON ESPRIME UN ATLETA LEGGERO DAI
TEMPI DI EVANGELISTI (SALTO IN LUNGO), NEL CICLISMO SI FA PRIMA A
STABILIRE CHI NON SI DOPA,PER NON PARLARE DELLA NOBILE ARTE CHE NON
ESPRIME UN ATLETA DEGNO DAI TEMPI DI PATRIZIO OLIVA. NEL CALCIO
OLTRE AL TRACOLLO TECNICO-SPORTIVO SI UNISCE UNO SPAVENTOSO
IMPOVERIMENTO DELLO SPETTACOLO SEMPRE PIU' TELEVISIVO E SEMPRE MENO
LEGATO AL LUOGO DOVE SI SVOLGE LA MANIFESTAZIONE, COL RISULTATO DI
LASCIARE L'EVENTO IN MANO LETTERALMENTE A MAFIE DI TIFOSERIE CHE
TRADUCONO LA PARTITA CON LO SCONTRO FISICO PER IL CONTROLLO DEL
TERRITORIO, ZONE FRANCHE NELLA QUALI ARRIVARE AD UCCIDERE DELLE
PERSONE.

L'ISIS FA RISORGERE IL
CALIFFATO SCOMPARSO NEL 1924 CON LA RIVOLUZIONE DI KEMAL ATATURK
Iraq, jihadisti proclamano califfato islamico: A SOLI 3 ANNI DAL
DISASTROSO RITIRO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA, ALL'INDOMANI
DELL'UCCISIONE DI OSAMA BIN LADEN, NONCHE' DELL'ELIMINAZIONE DI
SADDAM HUSSEIN E GHEDDAFY,IL MEDIO ORIENTE VEDE IL SORGERE DI
UNA POTENZA POLITICO-MILITARE ANCORA PIU' MINACCIOSA E VIOLENTA
DI AL-QAEDA

Copre i territori che si estendono tra Aleppo, nel nord della
Siria, e il governatorato di
Diyala, nella zona orientale dell'Iraq. Designato Abu Bakr
al-Baghdadi, a capo dei musulmani nel mondo
BEIRUT - I jihadisti dell'Isis (Stato islamico dell'Iraq e del
Levante) hanno annunciato oggi la ricostituzione del Califfato,
regime politico islamico sparito da circa un secolo. In un audio
postato su Internet, l'Isis, che combatte in Iraq e Siria, ha
anche designato il suo capo Abu Bakr al-Baghdadi "califfo", cioè
"capo dei musulmani" nel mondo.
Il Califfato dovrebbe essere imposto sulle regioni conquistate
dall'Isis in Siria e in Iraq. Si tratta dei territori che si
estendono tra Aleppo, nel nord della Siria, e il governatorato
di Diyala, nella zona orientale dell'Iraq. "In una riunione, la
shura (consiglio di Stato islamico) ha deciso di annunciare
l'istituzione del Califfato islamico e di designare un Califfo
per lo Stato dei musulmani - ha detto nel messaggio audio su
internetAbu Mohammad al-Adnani, portavoce dell'Isis - Lo sceicco
jihadista al-Baghdadi è stato designato califfo dei musulmani".
"Al-Baghdadi - ha aggiunto - ha accettato la designazione con un
giuramento di fedeltà ed è così diventato califfo dei musulmani
dovunque (nel mondo). Adnani ha aggiunto che le parole "Iraq" e
"Levante" vengono tolte nella sigla Isis il cui nome ufficiale
diventa quindi "Stato islamico". Il califfato, ha concluso, è
"il sogno di tutti i musulmani" e "l'aspirazione di tutti i
jihadisti". Il califfo designa dalla morte del profeta Maometto
il suo successore "emiro dei credenti" nel mondo musulmano.
Dopo i primi quattro califfi che hanno regnato dopo la morte del
Profeta, il califfato ha conosciuto la sua epoca d'oro ai tempi
degli Omayyadi (661-750) e soprattutto degli Abbasidi (750-1517)
prima di finire con la caduta dell'Impero Ottomano, abolito nel
1924.
DALLA PROCLAMAZIONE ALLA
CAMPAGNA D'ESPANSIONE, LA NUOVA EGIRA ARABA
L'ISIS DIVENTA IS:Califfato, si
combatte in Siria e in Iraq una sfera di influenza che comprende
tutta l'Africa Centro-Nord,tutto il Medio Oriente fino
all'Indo,tutta l'Asia Centrale,tutto il Caucaso fino a
Volgograd,tutta la penisola balcanica fino a Vienna,tutta la
penisola iberica....
Combattimenti al valico di Bukamal. Miliziani dell'Is hanno
proclamato la nascita del califfato islamico da Aleppo a Diyala
BEIRUT - Intensi combattimenti tra il gruppo estremista Stato
Islamico e le brigate islamiste rivali si sono registrati nella
località siriana di al-Bukamal, alla frontiera con l'Iraq. Lo
riferisce l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Secondo l'ong,
lo Stato islamico ha ricevuto rinforzi militari dal deserto che
circonda al Bukamal, nella provincia siriana di Deir al-Zur, ad
appena 3 chilometri dal villaggio iracheno di al-Qaem, in mano
all'organizzazione estremista.
Iraq, Isis annuncia la nascita del "califfato" da Aleppo a
Diyala: ecco la mappa

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In contemporanea, aerei del regime di Bashar al-Assad hanno
bombardato i villaggi di Al Basira e al Quria, a Deir al Zur,
dove ci sono stati gli scontri tra lo Stato islamico e il Fronte
al-Nusra, propagine di al-Qaeda in Siria. Venerdì il Fronte
al-Nusra e i suoi alleati avevano lanciato un'offensiva per
recuperare i controllo di al-Bukamal: la località era in mano al
gruppo Yund al Haq, Soldati del Diritto, che prima era legata al
Fronte al Nusra, ma la settimana scorsa aveva giurato fedeltà
allo Stato Islamico.
La tv panaraba al Arabiya ha riferito che raid aerei sono stati
compiuti da non meglio precisati velivoli nei pressi del valico
frontaliero di Qaim, tra Siria e Iraq.
Ancora combattimenti a Tikrit. Le forze irachene sostenute da
carri armati ed elicotteri militari stanno combattendo gli
insorti sunniti che hanno preso il controllo di Tikrit, città
natale di Saddam Hussein nel nord del Paese. Le truppe stanno
ricevendo rinforzi con l'arrivo, nella tarda giornata di ieri,
di 25 aerei da guerra Sukhoi Su-25, acquistati di seconda mano
dalla Russia. I velivoli sono progettati per fornire supporto
alle truppe di terra e distruggere obiettivi in movimento.
"Questi aerei - dichiara il comandante dell'aviazione generale
Anwar Hama Amin - entreranno in servizio entro pochi giorni, tre
o quattro, per sostenere le unità e combattere i terroristi
dello Stato islamico".
Minaccia per mondo intero. Ieri i jihadisti dello Stato islamico
dell'Iraq hanno annunciato la ricostituzione del Califfato,
regime politico islamico sparito da circa un secolo. In un audio
su Internet, l'Is ha anche designato il suo capo Abu Bakr
al-Baghdadi "califfo", cioè "capo dei musulmani" nel mondo.
Secondo gli autori del filmato, il nuovo "stato" si dovrebbe
estendere da Aleppo (Siria) a Diyala (Iraq).
"Le parole 'Iraq' e 'Levante' sono state rimosse dal nome dello
stato islamico nei documenti ufficiali", ha precisato il
portavoce dell'Isil (che dunque diventa Is), Abu Mohammad
al-Adnani, nella registrazione audio diffusa in Rete, in cui ha
sottolineato come il califfato rappresenti "il sogno di tutti i
musulmani" e "il desiderio di ogni jihadista".
La proclamazione di un califfato islamico nell'ampio settore a
cavallo tra Iraq e Siria è il segnale che il gruppo jihadista è
diventato "una minaccia" per il mondo intero, ha detto il
portavoce dell'esercito iracheno, Qassim Atta. "L'annuncio della
nascita di un califfato è un messaggio da parte dello Stato
islamico non solo per l'Iraq o la Siria, ma per la regione e il
mondo. Il messaggio è che lo Stato islamico è diventato una
minaccia per tutti i Paesi".
Interrotto oscuramento Web. Il governo iracheno ha deciso oggi
di interrompere l'oscuramento delle principali piattaforme di
socializzazione via Internet tra cui Facebook, Twitter e Youtube
dopo tre settimane di black-out imposte in tutto il Paese in
nome della "lotta al terrorismo" e in corrispondenza con
l'offensiva qaedista nel centro e nel nord del Paese. Lo hanno
riferito ai media locali fonti della Commissione generale per le
telecomunicazioni irachena.
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