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Roma flop contro il Gyor: per Destro gol e fischi. Garcia: ''Dobbiamo fare meglio''
Sconfitta 2-1 dei giallorossi a Pinzolo nel test contro una squadra della B ungherese: gol dl marchigiano (fischiato dai tifosi al pari di Gervinho). Cori contro il presidente Pallotta. Il tecnico francese amaro: ''Il risultato conta, io odio perdere''. Castan comprende la contestazione: ''Se non vinci è normale, dovremo essere uomini''
PINZOLO –
Male la prima. La Roma stecca all'esordio stagionale, e
fin qui nulla di grave visto che le amichevoli estive
non portano punti e forse nemmeno entusiasmo. Peggio
semmai la contestazione inattesa e violenta dei tifosi
presenti. Era l'esordio di Castan, per la prima volta in
campo dopo l'operazione, e di Iago Falque, alla prima
con la maglia della Roma (per l'occasione, in campo con
la divisa da allenamento). Ma a tanti tifosi arrivati in
Trentino non sembrava interessare. La Roma ha perso, si
diceva: 1-2 contro il Gyirmòt Gyor, inutile la marcatura
finale di Mattia Destro, che ha realizzato la prima rete
stagionale dei giallorossi, finiti sotto 2-0 con gol di
tale Belizky, nel primo tempo, e all'inizio del secondo
di un evocativo Attila. Flagello della Roma però, più
che lo sconosciuto goleador degli ungheresi, i suoi
stessi tifosi. Dopo giorni di festa, nell'ultimo giorno
di Pinzolo si sono rivisti volti poco graditi anche al
presidente Pallotta, che li aveva etichettati come "fucking
idiots" dopo i fattacci dell'ultima stagione.
E' bastato il primo gol del Gyirmòt, al minuto 27, per
farli esplodere. Cori e scritte contro tutti: "Stagione
2015-16. In campo 11 atleti?". E ancora urli a Destro,
"te ne devi annà", e striscioni contro Gervinho,
definito "Mocho Vileda". Nel mirino soprattutto Pallotta,
vero bersaglio della contestazione: "Pezzo di merda",
gli cantano, come sempre o quasi da quel suo sfogo
contro la curva (anzi, contro la parte malata della
curva).
In campo si era vista una Roma con il 4-2-3-1, Castan al
ritorno in difesa, accanto a Maicon, Yanga-Mbiwa e Cole,
poi Uçan e Paredes in mezzo e il trio Iturbe, Iago
Falque - nel ruolo di trequartista - e Gervinho dietro a
Totti. La squadra però è sulle gambe, pesante. E perde.
"Ma io odio perdere", ammette Garcia. "Certo - aggiunge
- giocatori hanno lavorato tanto e sono stanchi, ma
devono fare meglio. Mentre i giovani hanno dato tutto e
infatti abbiamo segnato nel secondo tempo". Curiosa
invece la scelta del modulo, anche se il tecnico non ne
fa una questione centrale: "E' una possibilità. E'
dovuto al fatto che questa settimana avevamo abbastanza
attaccanti e invece a centrocampo avevamo meno
disponibilità". In attesa dei nazionali, Garcia prova a
guardare il bicchiere mezzo pieno: "Quando saremo in
Australia ci saranno le amichevoli con Manchester City e
Real Madrid quelli che hanno giocato oggi saranno
sicuramente più pronti".
Unico a sorridere è Castan al rientro dopo l'intervento
alla testa per rimuovere il cavernoma: "E' stata una
bella emozione - ammette - sono felice, quando sono
arrivato non era previsto di giocare. Vuol dire che sto
migliorando. Sono lontano dal 100%, ma ho visto che
posso andare a contrasto e colpire la palla di testa.
Posso tornare a un alto livello. Per la partita però
sono arrabbiato. E' vero che siamo stanchi, ma sono
incavolato, volevo vincere. Dobbiamo essere più cattivi
in campo. Abbiamo ancora 6-7 settimane per lavorare. Io
sto bene, mi è rimasta solo la cicatrice, chiedo a tutti
voi di non guardarmi più come uno che ha fatto un
intervento. E' finito e basta".