SPECIALE
Milan - Inter: 1-1, 23
NOVEMBRE 2014
dagli inviati
The Councelor (KRZ Attack) e
Alice di David Zeta (per i
cori Pro Mancini)
foto di The
Councelor(KRZ Attack)
articolo il
collaborazione con
Internotizie
IL MILAN HA
IL DIO CULO, L'INTER
OBI-WAN-KENOBI

"Punticino
per un derbyno". Questo il
titolo dato da
Tuttosport alla partita
tra Milan e Inter, terminata
1-1. Il quotidiano si
sofferma sulla pochezza dei
valori tecnici in campo,
inadeguati a una partita
così importante. "Quando,
alla lettura delle
formazioni, si capisce che a
centrocampo avremmo
assistito al memorabile
scontro tra Zinedine
Muntari-Lothar Essien da una
parte, e Xavi
Kuzmanovic-Juan Sebastian
Obi dall’altra, diventa
quasi scontato rassegnarsi a
uno spettacolo dal limitato
valore tecnico", l'ironia
della testata piemontese.
Abbiamo volutamente ripreso
le meravigliose parole della
nostra testata (di cazzo)
giornalaccio di riferimento
per sottolineare una punta
di amarezza e molta
nostalgia.

Il nostro
titolo è derivata dal fatto
che, secondo noi,
soprattutto nel primo tempo,
il Milan passa grazie al Dio
Culo, in quanto per tutti i
primi 45 minuti tira in
porta solo ed esclusivamente
in occasione del gol, su un
contropiede lanciato da una
cazzata di ....Obi, mentre
dall'altro lato Wanda Nara
Icardi sbaglia un gol già
apparecchiato da MBuntari
(il massacratore di
Catania....Mourinho Docet....),
Obi che nella ripresa si
trasforma in Obi Wan Kenobi
ed estrae dal cilindro un
coniglio a forma di rasoiata
di sinistro a fil di palo da
fuori area, quando 5 minuti
prima ancora quel cazzone di
Wanda Nara Icardi spedisce
in Curva Nord un rigore in
movimento a meno di 11 metri
dalla porta. Il derby
dell'Inter finisce al 61'.
Entusiasmati dal gol i
neroazzurri ,invece di
spingere per vedere di
squartonare un Milan tutt'altro
che irresistibile, anzi
inaspettatamente remissivo
pur giocando in casa, si
sono fatti rincoglionire dal
4-3-3 inaugurato da Inzaghi
con l'inserimento di Suzuki(
in realtà Honda....):il Dio
Culo così passa dalla parte
dell'Inter, El Sharawi
infatti stampa sulla
traversa il gol
gioco-partita-incontro che
avrebbe messo tremendamende
nei guai il ritorno di
Mancini. (....quando il 23
febbraio 2013 dalla stessa
posizione il milanista non
sbagliava....)

Vero è che se
l'arbitro avesse dato
punizione con ammonizione
per Mexes, per la sua
plateale trattenuta su
Icardi dopo 2 minuti, Mexes
che poi si ripeteva
sistematicamente in falli su
falli e se Icardi avesse
fatto il minimo sindacale,
ovvero spingere quella cazzo
di palla in rete invece di
diarreare pur prendendo
lauti quattrini dalle.....banche
che hanno in mano le sorti
finanziarie dell'Inter
(leggete gli articoli in
prima colonna de
INTERNOTIZIE....) forse non
staremmo qui a biascicare
sopra un club che, a soli
quattro anni di distanza
dallo STORICO TRIPLETE,
molto probabilmente verrà
asfaltato in quel di Roma,
perchè diciamocelo: l'Inter
per l'ottava volta su 12
partite è passata in
svantaggio e solo in 4
occasioni è riuscita a
raggiungere quantomeno il
pareggio. Pur essendo
distante solo 5 punti dal
terzo posto utile per la
Coppa dei Campioni, dimostra
di essere distante
sopratutto 13 punti dalla
vetta, venendo da una
precedente stagione che l'ha
vista distante 42 punti dal
primo posto!!! Cioè siamo di
fronte ad un arretramento
che non è riuscito nemmeno
alla Russia
Post-Sovietica!!! Detto
questo, le signorine che
indossano il pigiamino
neroazzurro, ma che cazzo di
maglia si sono inventati
dall'Indonesia???,dovrebbero
impegnarsi di più in Merdopa
League perchè per quanto
spregiativa quella minchia
di coppa di merda offre una
possibilità che numeri alla
mano, come già
sfiancantemente detto,appare
letteralmente una
illusione:entrare in quei 50
milioni di euro di introiti
chiamati Coppa dei Campioni.
Perchè ormai solo di questo
si tratta: vedere di non
finire sotto amministrazione
fiduciaria bancaria !!!


DUE -
Questa è la seconda volta
nella storia dei Milan-Inter
in cui i rossoneri aprono le
marcature al 23' del primo
tempo. L'unico precedente fu
la settima giornata del
campionato 1972/73, quando
fu Prati a segnare la prima
rete nella gara che finì 3-2
per i rossoneri.
TRE
- Le occasioni da gol avute
da Icardi nella gara contro
il Milan, di cui almeno due
nitide. L'argentino pare
aver smarrito la vena
realizzativa e questo fa
preoccupare i tifosi
dell'Inter, visto quello che
in passato aveva fatto il
rosarino. La prima occasione
al settimo minuto grida
vendetta, come anche la
conclusione (altissima)
seguita al batti e ribatti
nell'area del Milan. Quando
poi a tutto questo si
aggiunge la sfortuna allora
si ottiene la traversa
spizzata nel finale che
avrebbe potuto dare i 3
punti all'Inter. Di solito,
però, il vero Maurito questi
palloni li sbatte in porta.
QUATTRO
- I debutti in corsa di
Roberto Mancini che conferma
la tradizione e rimane
imbattuto (1 vittoria e 3
pareggi). Il Mancio
aveva raggiunto in corsa la
Fiorentina, il Manchester
City e il Galatasaray: solo
nella prima occasione vinse,
nelle altre due pareggiò,
proprio come in questa
occasione. Un dato curioso
in merito: in tutte e tre
queste esperienze il Mancio
ha vinto la coppa nazionale
al termine della stagione.
CINQUE
- Gli anni passati
dall'ultimo gol di un
centrocampista in un
Milan-Inter. Era la seconda
di campionato del 2009/10 e
allora segnarono Thiago Motta
e Stankovic nel derby vinto
4-0. Joel Obi va a rompere
un digiuno curioso per una
squadra come l'Inter che ha
sempre avuto nella storia
dei centrocampisti con la
propensione per il gol e,
cosa non da poco, va a fare
compagnia a giocatori molto
importanti nella storia
recente del club.
SEI
- I palloni persi da Guarin
nella serata di ieri.
Mancini ha fatto chiaramente
capire che il colombiano
sarà un cardine del suo
centrocampo e questo lo
spera anche Fredy, da tempo
relegato in ruoli non suoi e
a lottare per qualche
scampolo di gara. La prima
prestazione del Guaro
è stata tutto sommato
sufficiente, nonostante
questo dato che è figlio
della troppa grinta e foga
che ha messo in campo il
colombiano.
SETTE
- I minuti disputati da
Osvaldo nella gara contro il
Milan. Dopo i 60 secondi
contro il Verona, l'italoargentino
ha aumentato, seppur di
poco, il proprio minutaggio,
ma per lui dovrebbe essere
importante la gara di
giovedì contro il Dnipro in
cui, per stessa ammissione
di Mancini, molti dei
rientranti potrebbero
trovare spazio sin dal primo
minuto.
OTTO -
I tiri totali dell'Inter
nella gara contro il Milan
che ne ha tentati 10, di cui
però solo 2 sono finiti
nello specchio e uno sulla
traversa, mentre i
nerazzurri ne hanno mandati
ben 4 nello specchio della
porta (inclusa la traversa
di Icardi).
NOVE -
I tackle portati a
segno dalla coppia centrale
Ranocchia-Juan Jesus (67%).
Il contraccolpo causato dal
cambio tattico lo soffrono
soprattutto i due difensori,
abituati da più di una
stagione e mezza a giocare
con la retroguardia a tre. I
due chiudono bene in
tackle sugli attaccanti
del Milan, ma devono ancora
lavorare su molti altri
aspetti del gioco per
evitare certi errori che
possono condurre ad azioni
pericolose degli avversari.
DIECI -
I punti percentuali di
differenza nel possesso
palla in favore dell'Inter.
Durante la precedente
gestione, il possesso palla
dell'Inter è sempre stato
elevato rispetto agli
avversari, ma ieri sera si è
avuta la sensazione di una
squadra sempre pronta a far
male e a cercare il
passaggio decisivo o a
servire il taglio dell'uomo
senza palla. Quanto basta
per toccare con mano il
cambiamento.
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Punta
€25 e vinci: |
€72 |
€80 |
€63 |
Inter, Thohir ad
Appiano Gentile per
caricare tecnico e
squadra…

Erick
Thohir
INTER THOHIR
ALLA PINETINA-La
lunga attesa dei
tifosi nerazzurri,
fuori dalla Pinetina,
è finita visto che è
arrivato, finalmente,
Erick Thohir.
Il presidente
nerazzurro avrà così
modo di parlare
nuovamente con
Mancini, dopo
che si erano
incontrati per la
prima volta giovedì,
quando il tycoon, era
appena arrivato a
Milano,
intrattenendosi una
mezz’ora con il nuovo
allenatore e
successivamente aver
parlato con la
squadra.
Stasera, come racconta
sky, saluterà tecnico
e giocatori e cercherà
di caricarli, in vista
del derby di domani
sera, contro il Milan,
che si disputerà a San
Siro alle ore 20.45 e
dal quale si aspetta
di vedere, i primi
miglioramenti
e non solo un
risultato positivo.
Milan-Inter: i
convocati di Mancini
Rientrano tutti gli
infortunati tranne
Jonathan

Ausilio, Fassone,
Mancini e
Bolingbroke
MILAN INTER
CONVOCATI MANCINI/
MILANO – Sono
ventitre i
giocatori convocati da
Roberto
Mancini per
la sfida di domani
contro il Milan allo
stadio ‘Meazza’, gara
valida per la
dodicesima giornata
del campionato di
Serie A 2014/2015.
Sono presenti Hernanes, D’Ambrosio,
Campagnaro, Nagatomo e
M’Vila mentre non
figurano nella lista
diramata Medel
squalificato e Jonathan infortunato.
Ecco la lista
diramata nel
dettaglio:
Portieri:
1 Handanovic, 30
Carrizo, 46 Berni
Difensori:
5 Juan Jesus, 6
Andreolli, 14
Campagnaro, 15 Vidic,
22 Dodò, 23 Ranocchia,
33 D’Ambrosio, 54
Donkor, 55 Nagatomo
Centrocampisti:
10 Kovacic, 13 Guarin,
17 Kuzmanovic, 20 Obi,
44 Krhin, 88 Hernanes,
90 M’Vila
Attaccanti:
7 Osvaldo, 8 Palacio,
9 Icardi, 97 Bonazzoli
Notizie Inter /
venerdì, novembre
21st, 2014
Thohir-Mancini un
progetto comune per
tornare a vincere…

Roberto Mancini
THOHIR MANCINI
COLLOQUI/MILANO – Cominciano
a farsi sempre più
stretti, i colloqui tra
Roberto Mancini
ed Erick Thohir,
su come sviluppare i
progetti per la Nuova
Inter, sia per
quanto riguarda il
mercato di Gennaio,
sempre tenendo ben
presente i limiti
imposti dal FPF,
sia per quanto riguarda
l’obiettivo sul campo,
che deve essere minimo
l’Europa, anche se il
Mancio spera di
approdare sin da subito
in Champion’s o comunque
il prima possibile.Come
spiega l’inviata di Sky
Sport 24, Silvia Vallini
che aggiunge: “Per
arrivarci però bisogna
partite dal
derby“. Il
presidente Thohir
intanto invita
nuovamente gli interisti
allo stadio,
per sostenere la squadra
e far tornare San Siro
il dodicesimo uomo in
campo e,
soprattutto, la
casa dell’Inter e un
sogno per tutti gli
interisti, poter gremire
il Meazza e assistere
alla partita dagli
spalti.
Luigi De-Stefani
-
Mancini
-
Thohir
-
Inter, Mancini e la
lotta al terzo posto:
"Non ci sono
abituato..."
Roberto
Mancini (foto
Twitter)
Il tecnico mette da
parte la classifica e
si concentra solo sul
derby. "Mi demoralizza
non poter lottare per
lo scudetto, ma ora
contano i risultati.
Voglio vedere una
squadra vera in campo,
poi tra un mese ne
sapremo di più sulle
nostre potenzialità"
MILANO
– Roberto Mancini
comincia la seconda
avventura sulla
panchina dell'Inter
nel match più
speciale: va in scena
il derby e il 'vecchio-nuovò
tecnico nerazzurro
fissa un obiettivo al
di là di risultato e
classifica. "Voglio
vedere una squadra
vera in campo.
Cambiare in corsa non
è semplice, magari può
scattare una
scintilla, ma non si
sa mai. Se non c'è
entusiasmo, non si va
da nessuna parte. Non
pretendo che in 4
giorni si possa
cambiare tutto, ma
voglio vedere una
squadra vera in campo.
Noi proveremo a
giocare a calcio e la
speranza è che tutti i
giocatori possano fare
il massimo in questo
contesto. Devo ancora
imparare a conoscere
bene tutti gli
elementi, ci vuole un
po' di tempo".
TRA UN MESE
SAPREMO NOSTRO
POTENZIALE -
La classifica, almeno
per ora, non conta.
"Non sono abituato a
lottare per il terzo
posto, questo mi
demoralizza un po'-
ammette Mancini -. Ma
ora non dobbiamo
guardare la nostra
posizione, dobbiamo
pensare a fare il
massimo dei punti e
tra qualche mese
vediamo a che punto
siamo. E' casuale che
Inter e Milan siano
lontane dal vertice,
si tratta comunque di
due squadre che hanno
fatto la storia".
Tornare a San Siro
proprio per il derby
sarà speciale anche
per un allenatore
navigato: "Un po' di
emozione c'è sempre.
Se fossi un giocatore,
mi vorrei sentir dire
che faccio parte
dell'undici titolare".
TORNA LA
DIFESA A QUATTRO -
Rispetto all'Inter
guidata per un anno e
mezzo da Walter
Mazzarri, la difesa a
3 è destinata ad
andare in soffitta. "Mazzarri
è un bravo allenatore,
non è uno sprovveduto.
In campo, comunque, è
l'attitudine a
contare, non il fatto
di giocare in difesa a
3 o a 4. Non è il
modulo ad incidere, a
cambiare una squadra
sono la mentalità e la
qualità di chi va in
campo - dice Mancini,
consapevole della
necessità di garantire
maggiore solidità al
reparto arretrato -.
Sarà un lavoro lungo e
duro, ma penso che
riusciremo a farlo".
Sull'altra panchina ci
sarà Filippo Inzaghi,
al primo derby da
tecnico. "Inzaghi ha
un passato
straordinario da
giocatore, può avere
un grande futuro come
allenatore. E' giovane
e va supportato.
Quando si comincia a
fare il tecnico, non è
semplice. Quando si
inizia si pensa di
sapere tutto, questo è
un vantaggio e allo
stesso tempo uno
svantaggio. Ci vuole
tempo per ambientarsi
e per comprendere
alcune situazioni".
CALCIOPOLI E'
LONTANA -
Manca ancora un vice.
"C'erano diverse
soluzioni, ma alcune
persone non avevano il
patentino. Aspettiamo
ancora qualche
giorno", glissa il
tecnico, che fa muro
anche quando si parla
delle ultime
dichiarazioni di
Andrea Agnelli,
presidente della
Juventus, su
calciopoli e sulla
disparità di
trattamento riservato
ai vari club
coinvolti. "In questo
momento sono
concentrato sul derby,
il resto è troppo
lontano per parlarne
ancora. Avete
aspettato me per fare
questa domanda (ride,
ndr). L'Inter ha già
risposto una settimana
fa, voglio solo
pensare all'attualità.
Noi eravamo qui,
sappiamo qual è stato
il nostro
comportamento, questo
è fondamentale".
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